#33 LA SINTESI FINALE

Siamo dunque giunti alla fine di questo percorso, nel quale si è cercato di delineare un'interessante analisi antropologica e anatomica della canna da pesca.
In questo blog sono stati trattati molti aspetti della cosa, taluni davvero desueti, il che ha comportato non qualche difficoltà nelle ricerche. Volendo però fare un bilancio, mi sento soddisfatto del lavoro svolto, poichè mi ha permesso di espandere le mie conoscenze ad ambiti a me prima del tutto estranei.

Il nostro viaggio inizia a Pozzallo, la mia cittadina, che nacque come piccola borgata marinara sul Mediterraneo e il cui nome deriva da una commistione di denominazioni diverse, legate al susseguirsi delle conquiste. 
Quasi scendendo per le strade di Pozzallo, siamo andati alla ricerca di alcune cose, oggetti, che potessero in qualche modo ricondurci a questa località. 
Abbiamo poi guardato il mare, e ci siamo sentiti per un attimo Francesco Barrera, protagonista di un libro che racchiude, se vogliamo, le controversie della Sicilia, piena di storia e cultura, ma abbandonata dai propri figli, che però ne sentono il richiamo e vi fanno ritorno. D'altronde un battello "torna sempre nel porto da dove è partito".
Attraverso il mito, abbiamo avuto modo di conoscere alcune credenze popolari, e guardando la tv abbiamo intravisto il commissario Montalbano aggirarsi per il porto, impegnato nella risoluzione di alcuni casi spinosi.
Dopo questa panoramica iniziale, ci siamo poi concentrati su un oggetto in particolare: la canna da pesca. Non un oggetto tipico, quanto più simbolico per il luogo, vista la già citata vocazione marinaresca di Pozzallo. La pesca è un lavoro per alcuni e un hobby per molti, ma una cosa è certa: tutti sono muniti di un'ottima attrezzatura. Conosceranno allora il proverbio....
L'analisi della canna da pesca ci ha portati dapprima a scoprirne il nome in altre lingue, poi a tracciarne una tassonomia e a scoprire quali sono i materiali utilizzati per le sue principali componenti, avendone studiato l'anatomia.
In seguito, abbiamo guardato alla simbologia che sta dietro a questo utensile, la cui invenzione rappresentò in primis una svolta "tecnologica" per la sopravvivenza dell'uomo. 
Cercando di guardare al futuro, abbiamo provato a pensare ad una possibile evoluzione fantascientifica della canna da pesca, scoprendo che questa, in realtà, è già stata ideata e ci permetterà di andare a pesca di detriti nello spazio....!
È stata poi realizzata una mappa concettuale, che ci permettesse di fissare i principali concetti legati a questo oggetto e ancora una nuvola dei nomi, attraverso cui aiutarci nell'identificazione di una canna da pesca.
Il nostro viaggio è poi proseguito attraverso la cucina, l'arte, la musica, la letteratura e il cinema, scoprendo con sorpresa come un oggetto come la canna da pesca possa trovarsi in primo piano in tutti questi ambiti.
Siamo andati a spulciare in giro per gli archivi, alla ricerca di alcuni brevetti della cosa, ma anche di fumetti e francobolli dove la canna da pesca fosse la protagonista.
Uno degli ultimi passi del blog ci ha portati ad immaginare un possibile museo , ispirato in parte a strutture già esistenti, e dedicato alla canna da pesca, con l'obiettivo di ricostruirne l'evoluzione nel tempo, partendo da reperti d'epoca e giungendo sino alle più moderne versioni.
Attraverso la parole di un testimonial di tutto rispetto, abbiamo visto come imbracciare una canna ed uscire per una battuta di pesca possa aiutare a trovare la calma e la pace interiore.
Sono stati oggetto di analisi anche i numeri legati alla cosa, con molti riferimenti alla smorfia napoletana, e la scienza e la tecnica, per comprendere come il progresso scientifico abbia portato alla realizzazione di canne da pesca sempre più leggere, resistenti e versatili.
A chiusura di questo percorso abbiamo realizzato un interessantissimo abbecedario sulla canna da pesca, che ci aiuta dare l'idea di quante cose si nascondano dietro ad un semplice utensile, e di quante azioni si possano fare con lo stesso.

In conclusione, spero che questo lavoro possa incuriosire ed arricchire il lettore, proprio come ha fatto con me, ignaro della storia, della tecnica e di tutte le curosità che si celano dietro ad un oggetto comune come questo.

Andrea Bottaro

Commenti

Post più popolari