#14_ LA COSA COME SIMBOLO
La canna da pesca è un oggetto utilizzato dall'uomo sin dall'antichità. La pesca nasce infatti a causa del nostro istinto di sopravvivenza: l'abbondanza di creature acquatiche ha portato gli uomini a praticare quest'attività sin dagli albori della storia. Esistono parecchie testimonianze artistiche in tal senso, risalenti a civilità antiche come quella egizia.
La canna da pesca con tutte le sue componenti, simboleggia se vogliamo la superiorità intellettiva e tecnologica che l'uomo esercita sui pesci per trarli in inganno e catturarli.
Un tempo l'uomo faceva, simbioticamente, parte dell'acqua, e pertanto credo che abbia da sempre avuto un rapporto privilegiato con la stessa. Ecco forse perchè la pesca è a volte così romantica ed ispiratrice. La canna da pesca diventa quindi uno strumento di immaginazione: chissà cosa si nasconderà sotto il livello del mare...
I romani furono forse la prima civilità a concepire la pesca come un'attività sportiva, dunque non solo un'attività strettamente legata alla sopravvivenza, ma più un passatempo, che li portasse ad essere immersi nella natura, infondendo nel pescatore una sensazione di calma e spensieratezza.
Nell'antico oriente, la pesca era una vera e propria arte, e la canna diventava il pennello dei pescatori. Gli imperatori cinesi possedevano tutti uno stagno personale pieno di carpe koi. Passavano ore, giornate con una canna di bambù in mano nell'attesa che un pesce abboccasse: dopo la cattura, il pesce veniva liberato, perchè ormai aveva donato soddisfazione e gioia a colui che lo aveva catturato.
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